Fortuna Granda

Un mondo chiuso, circondato dall’acqua, dove tutti gli abitanti lavorano nella raccolta delle vongole. È Goro, in fondo al Delta del Po. Qui vivono i protagonisti di “Fortuna granda”, un gruppo di adolescenti iscritti a un istituto professionale aperto per combattere la dispersione scolastica. I ragazzi si muovono cercando il proprio spazio dentro un destino che sembra già determinato. È con i loro occhi che il film guarda alla comunità degli adulti, ai padri che li aspettano in laguna, alla scuola che prova a trattenerli, a un futuro che pare lì da sempre.

Note di regia

“Fortuna granda” è nato nel 2017: ci trovavamo nel Delta del Po per un reportage
sugli adolescenti della provincia di Ferrara quando siamo arrivati a Goro e abbiamo intravisto i confini di una comunità unica, chiusa sia geograficamente (ci arriva una sola strada), che economicamente (per via della ricchezza delle vongole, arrivata negli anni ‘80). Poco dopo abbiamo scoperto il record di dispersione scolastica del paese. Avanzando su queste domande abbiamo incontrato il corso avviato da Giovanni Lolli, e la classe Pesca dell’Istituto professionale.
Alessandro, Gioele, Matteo e Samuel sono diventati subito i protagonisti del film, al primo incontro. Abbiamo iniziato le riprese con il solo desiderio di ascoltarli. Non ci interessava analizzare i ragazzi, studiarli. È piuttosto nell’adesione alla voce dei protagonisti, al loro punto di vista, che abbiamo voluto dare forma al film. Il Delta che abbiamo visto insieme a loro non è paesaggio: è abitudine, muro o gioco. Per questo non abbiamo cercato di estetizzare il contesto naturale. O la scuola, che è complessa, anti-retorica, non ha posizioni facili. Abbiamo lavorato così, costruendo spazi di fiducia, confrontandoci continuamente con l’esperienza, senza precostruzioni. Nel riflettere sulla rappresentazione, durante le riprese e il montaggio, ci sono stati però elementi che non abbiamo mai messo in discussione. Fra questi il dialetto: la possibilità di usare la lingua madre, il Goranto, è stata fin da subito centrale nel nostro rapporto.

Un'immersione, cruda e poetica, in un piccolo pezzo d'Italia attraversato da questioni che hanno a che fare con la totalità della nostra epoca

Repubblica.it

Disponibilità

24 Novembre 2022

Nazionalità

Italia

Durata

73'

Regia

Alberto Gottardo e Francesca Sironi

Sceneggiatura

Francesca Sironi e Alberto Gottardo

Musiche originali

Iosonouncane

Produzione

Somewhere studio

Montaggio

Alberto Gottardo e Francesca Sironi, con la supervisione di Emiliano Battista

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