Appuntamento a Land’s End

Il novantenne pensionato Tom lascia la casa dove ha vissuto sessant’anni, nell’estremo Nord Est, a John O’Groats, per mantenere una promessa fatta alla moglie: percorrere tutta la Gran Bretagna fino al punto più a sud ovest, Land’s End. Con gli acciacchi dell’età, a Tom non resta che viaggiare con l’autobus: sarà l’occasione per scoprire e meravigliarsi di un intero Paese che non ha mai vissuto.

Note di regia

Durante la mia prima lettura della sceneggiatura di Joe Ainsworth, mi è piaciuta l’idea di un road movie per un anziano, il dover viaggiare in autobus con l’abbonamento per pensionati. In effetti, si tratta del suo ultimo viaggio in assoluto: le 874 miglia dal punto più settentrionale della Scozia (John O’Groats) a quello più meridionale, in Inghilterra (Land’s End) lungo tutta la Gran Bretagna.

Dopo la morte di Mary, sua moglie, Tom Harper si propone di ricreare nei minimi dettagli il viaggio che hanno compiuto loro due insieme sessant’anni prima, ma in ordine inverso, utilizzando le stesse linee di autobus e relative fermate. Questo sarà il suo rituale, che seguirà fedelmente, finchè la vita non lo porterà fuori rotta.
Ha importanti ragioni personali per fare questo viaggio, che aggiungono uno strato altamente emotivo alla sua storia. E il tempo sta per scadere per Tom, che si oppone contro ogni previsione per mantenere le sue promesse.
Al di là della sua missione attentamente pianificata c’è qualcosa per cui non è veramente preparato: la vita stessa, con tutti i suoi problemi, ostacoli e tappe più gradite. La vita e le persone che incontrerà a volte lo sconcerteranno, finendo anche per arricchire il suo viaggio in molti modi differenti.
Volevo lavorare con Phyllis Logan da quando l’ho vista in “Another Time, Another Place” e qui, finalmente è arrivata l’occasione perfetta.
Mentre ero nella giuria del Torino Film Festival, ho incontrato Timothy Spall e gli ho raccontato la storia del film. Il suo l’interesse è stato immediato e, sebbene Tim sia molto più giovane del personaggio Tom, ho avuto la fortissima sensazione che fosse nelle sue corde.
Tim ha portato una fisicità straordinaria nel ruolo e il resto lo ha fatto la nostra straordinaria truccatrice, Christine Cant, che ha saputo invecchiare Tim con pochi tocchi e senza l’uso di alcuna protesi.
Il resto del vasto cast è stato trovato a Glasgow. Molti dei quali erano attori con cui ho lavorato negli ultimi trent’anni, il che è stato un ulteriore piacere.

Gillies MacKinnon propone un’opera toccante, intrisa di poesia, romanticismo e tenerezza, sorretta da un’interpretazione magistrale di Timothy Spall.

taxidrivers.it

Un racconto toccante, capace di scaldare, accarezzare e al contempo trafiggere come una lama affilata il cuore dello spettatore

Cinematographe.it

Disponibilità

25 Gennaio 2024

Nazionalità

Regno Unito

Durata

84'

Regia

Gillies MacKinnon

Sceneggiatura

Joe Ainsworth

Cast Artistico

Timothy Spall, Phillis Logan

Fotografia

George Cameron Geddes

Produzione

Roy Boulter, Solon Papadopoulos

Montaggio

Anne Sopel

Musiche

Nick Lloyd Webber

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