Siamo in un prestigioso teatro di Atene, in cui si sta svolgendo una rappresentazione postmoderna dell’Orestea.
Durante lo spettacolo, gli attori si accorgono che qualcosa non va: un gruppo di uomini vestiti di nero si sono aggiunti a loro sul palco, di fatto sequestrandoli. Nessuno è però in grado di lanciare l’allarme, perciò il pubblico non nota nulla, e lo spettacolo va avanti. Finché un uomo misterioso, anch’esso vestito di nero, sale sul palco e detta una serie di nuove regole per la serata, per far decidere al pubblico chi è colpevole e chi no, chi vive e chi muore.
Interruption parte da un atroce fatto di cronaca per mettere in scena una mise en abyme vertiginosa ed emozionante, dove tutte le regole della finzione sono sul punto di esplodere.
Interruption è una storia che si svolge all’interno di un teatro. La parola “teatro” deriva da “Theatron”, che sta a significare il luogo in cui vediamo. Interruption è un film sull’Atto del Vedere.
Il 23 ottobre 2002, cinquanta ceceni armati presero in ostaggio 850 spettatori nel Teatro Dubrovka di Mosca. Durante i primi minuti di questa occupazione, il pubblico, affascinato dall’ambivalenza del momento, pensò di avere davanti degli attori e che tutto facesse parte della rappresentazione a cui stavano assistendo. In momenti così cruciali, finzione e realtà, verità e bugie, logica e assurdo si fondono.
Il film nasce dalla suggestione di questi primi minuti di ambiguità.
Grecia, Francia, Croazia
110'
Yorgos Zois
Yorgos Zois, Vasilis Kyriakopoulos
Alexandros Vardaxoglou, Sofia Kokkali, Pavlos Iordanopoulos, Hristos Karteris, Romanna Lobats, Angeliki Margeti
Pan Entertainment, EZ Films, JDP
Yannis Kanakis
Yannis Chalkiadakis
Sylvain Chauveau